
Miocardite e vaccino, esiste una correlazione?
- 25 Febbraio 2022
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I dati relativi alla pandemia da Covid-19 continuano a rassicurare. Scende al di sotto del 10% il tasso di positività.
I guariti totali sono 11.109.291, diminuisce il numero dei morti e dei ricoverati in terapia intensiva o nei reparti ordinari con sintomi.
Il virus è sempre meno aggressivo, merito senza dubbio dei vaccini. Come riportato da Il Sole 24 Ore l’82,97% della popolazione italiana ha attualmente completato il ciclo vaccinale primario e il 62,57% ha già ricevuto il booster (terza dose).
Dall’inizio dell’infezione, la letteratura scientifica ha evidenziato una relazione tra miocardite e Covid-19, causa di morte in alcuni pazienti.
Ma esiste un legame con il vaccino? Facciamo chiarezza sull’argomento.
Miocardite, cos’è?
La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco in grado di compromettere la corretta funzione del cuore, causando la morte nei casi più gravi. La patologia è la conseguenza di infezioni virali i cui maggiori responsabili sono: il Coxsackievirus, il Citomegalovirus, il virus dell’epatite C, l’Herpes virus, l’HIV, l’Adenovirus, il Parvovirus e il Sars-Cov-2.
I primi campanelli d’allarme sono la mancanza del respiro, febbre, svenimenti e perdita di coscienza, nonché un intenso dolore al torace molto simile all’infarto. I casi più seri fanno registrare disfunzione cardiaca e aritmie maligne.
Per fortuna, se viene presa in tempo, la miocardite può essere curata con un trattamento a base di molecole antinfiammatorie e una terapia immunosoppressiva. Ma sono necessari dei controlli mirati tra cui: l’ECG, esami degli enzimi cardiaci e dei markers infiammatori, l’Ecocardiogramma, la risonanza magnetica cardiaca, la biopsia endomiocardica per l’analisi in laboratorio, l’angioTAC delle coronarie per escludere una patologia alle arterie.
Rivolgiti ad un cardiologo saprà fornire tutte le indicazioni in caso di sospetta miocardite.
Il vaccino contro il Covid-19 può causare miocardite?
Uno studio condotto dai Centers for Disease Control and Prevention (Organismi di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America), ha dimostrato che i casi di miocardite sono aumentati del 42% nel 2020 rispetto agli anni che hanno preceduto la pandemia.
Sulla base di questi dati, è facile dedurre che è bene evitare il contagio da Covid-19. In questa lotta continua, i vaccini rappresentano la migliore arma a disposizione.
Durante i primi mesi della campagna vaccinale, è stato sollevato un dubbio molto serio riguardante il rischio di sviluppare una miocardite a seguito della somministrazione. Ma quanto c’è di vero? Una recente ricerca pubblicata sul giornale scientifico New England Journal of Medicine, ha evidenziato l’estrema sicurezza del vaccino: il rischio associato all’iniezione è più basso rispetto a chi sviluppa il Covid-19 e ciò dovrebbe far propendere verso il completamento dell’intero ciclo.
Naturalmente, per eventuali e sospetti disturbi al cuore si consiglia di consultare un cardiologo e sottoporsi a controlli accurati.