
Candida Auris: tutto ciò che c’è da sapere
- 5 August 2022
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Negli ultimi mesi sta creando non poco allarmismo la Candida Auris, un microrganismo patogeno che sta generando una serie di focolai all’interno degli ospedali. Quello che spaventa maggiormente è che si tratta di un contagio molto facile principalmente tra soggetti con difese immunitarie basse: il che vuol dire che si possono avere conseguenze importanti, finendo per essere addirittura letale in alcuni casi. Occorre dunque prestare la giusta attenzione e conoscerne attentamente le principali caratteristiche.
Candida auris: che cos’è?
Bisogna innanzitutto precisare che la Candida Auris non è altro che un micete che fu scoperto nel 2009 per la prima volta. Noto anche come Super Fungo, in quanto resiste molto abilmente alle terapie farmacologiche a base di antimicotici. Senza dimenticare che spesso viene anche chiamato Fungo Killer in quanto può risultare letale, principalmente in quei pazienti con maggiore fragilità dal punto di vista immunitario.
L’aggettivo “Auris” deriva dal fatto che è stato isolato per la prima volta dal condotto uditivo di una donna di 70 anni del Giappone. E da quel momento in poi sono stati registrati casi di infezione in tutto il mondo, tra cui anche in Italia, dove il primo fu riscontrato nel 2019.
Indubbiamente, gli esperti hanno evidenziato come un uso scorretto di farmaci, soprattutto antibiotici e antimicotici possa diventare un problema, causando una certa resistenza.

Cosa provoca la Candida Auris?
Questo tipo di fungo può colonizzare diverse zone del corpo, causando delle infezioni alquanto invasive. Dunque, ciò significa che, sfruttando il sistema circolatorio, ci sono diverse zone del corpo che sono suscettibili degli effetti di questo fungo.
La candidosi invasiva potrebbe diventare una condizione molto problematica se non trattata in tempo e in modo adeguato: i casi di morte sono aumentati, proprio perché si tratta di un microrganismo più resistente.
Serve, però, sottolineare che i casi di morte si sono registrati soprattutto tra pazienti immunodeficienti.
La Candida Auris viene associata spesso a casi di infezioni di ferite o anche del canale uditivo, cosa che puó diventare comune in soggetti diabetici, con HIV, affetti da patologie oncologiche, autoimmuni e/o chi è in trattamento con glucorticoidi e immunochemioterapici che rendono il paziente immunodepresso.
Come si trasmette?
Gli studi hanno posto l’accento anche sulla modalità di trasmissione: questo fungo si può trasmettere molto facilmente tra i reparti ospedalieri.
In particolare, sembra che resista molto bene sulle superfici, per cui può bastare il contatto con qualcosa di contaminato per esporre al rischio di infezione. Addirittura, sembra che la Candida auris possa sopravvivere su determinate superfici anche per varie settimane. Oltre ovviamente a dover sottolineare come il contatto con una persona infetta possa aumentare il rischio di contagio.
Sintomi e rimedi
Non è semplice parlare dei principali sintomi della Candida Auris, anche se si può affermare che ci sono sicuramente difficoltà a deglutire, bruciore, febbre e sensazione di spossatezza frequente. Inoltre, è bene ricordare che potrebbero essere infettate anche la cute o altre zone del corpo che non è detto manifestino sintomi.
Per quanto concerne le cure, è sempre bene affidarsi a personale esperto come quello presente nelle cliniche associate di cui troverete menzione sul sito https://www.saluteinmilano.it , i farmaci più efficaci sono le echinocandine, degli antimicotici mirati.